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ANELLO SOLITARIO, il must have per eccellenza!


anello Solitario, laboratorio orafo

Scegliere di regalare un anello solitario è quasi sempre un momento fondamentale nella vita di coppia, un istante in cui una promessa si concretizza e si dimostra lo stretto legame che ci lega al partner. Perfetto come regalo di fidanzamento prima del matrimonio o solo per sorprendere la propria amata, l’anello solitario con diamante è generalmente visto come uno tra i doni più importanti grazie al valore simbolico a cui è generalmente associato. La guida “Come scegliere un anello solitario con diamante” cercherà di consigliarti per una scelta consapevole della tipologia di diamante, di oro e di montatura.



Cosa significa regalare un anello solitario?

Fin dai tempi più antichi donare un anello ad una donna è stato il modo per dichiarare il proprio amore, a prescindere dalle differenti società, costumi o zone geografiche. Inizialmente nato con un design più semplice senza gemme, ha lentamente adattato il proprio stile ai tempi fino ad arrivare a noi al giorno d’oggi con queste sembianze: “gambo” di forma perfettamente rotonda in oro che accompagna un diamante centrale a taglio brillante.

Questo binomio non è casuale, ma anzi, è legato a due distinti e motivati fattori: la forma della montatura simboleggia un cerchio, una forma perfettamente avvolgente dove ogni punto è uguale ad un altro e non esistono inizio e fine, il simbolo di eternità per eccellenza; la gemma, il diamante, è raro, puro, ed è il materiale “invincibile”, il più duro conosciuto dall’uomo, eterno. Nessun accostamento di idee potrebbe mai esser più idoneo a simboleggiare un legame indissolubile ed infinito.

L’anello solitario è la promessa che si fa alla propria amata, il “per sempre” punto di svolta della vita affettiva e personale, un momento che sarà ricordato per il resto della vita, e per questo è importante esser consapevoli della scelta dell’anello, per non deludere le aspettative e rendere “quel gesto” il momento indimenticabile di buon auspicio di una vita che verrà trascorsa non più in maniera solitaria ma insieme.


anello solitario, laboratorio orafo


Come scegliere un anello solitario?

Regalare un anello solitario, proprio perché visto come una tradizione non trascurabile (e questo lo dice circa l’80% delle donne), è un gesto che va compiuto in maniera opportuna conoscendo il gusto della propria partner. I costi per un buon anello partono da poche centinaia di euro fino ad arrivare facilmente ad oltre 4000,00 euro. Questo “tetto massimo” (precisiamo: non esiste in verità un limite di spesa) fa riferimento soprattutto alla dimensione del diamante che per un anello solitario non sale solitamente a carature sopra i 0,60ct-0,70ct; in tal caso l’anello diventerebbe particolarmente “impegnativo” e difficilmente portabile nella vita quotidiana.

Per la scelta definitiva si deve conciliare la propria disponibilità economica con il gusto estetico (che passa attraverso la scelta della tipologia di montatura ed il colore dell’oro). Comunque, riassumendo, i parametri che ti consigliamo di prendere in considerazione sono i seguenti: qualità del diamante, titolo e colore dell’oro, montatura dell’anello.



La qualità del diamante

Quando si regala un anello solitario la prima scelta ti suggeriamo di farla ricadere sulla qualità del diamante, e per due motivi: in primis perchè una gemma dotata di brutte caratteristiche non brilla, ha una luce ed un colore spenti e non risalta una volta indossata; in secondo luogo perchè ogni diamante, se acquistato con cognizione di causa, diventa anche un valido investimento (ogni diamante di buona qualità mantiene ed incrementa il proprio valore nel tempo). Blog dei Preziosi ha già trattato nello specifico le caratteristiche che portano un diamante ad esser “gemmologicamente ottimo” ma ti daremo comunque dei consigli per non comprare “a caso” evitando di incappare in brutte sorprese o acquisti per te non vantaggiosi.


Ogni diamante viene classificato tramite quattro caratteristiche base (le 4 C del diamante): taglio, colore, purezza e peso (in inglese cut, color, clarity, carat), prese esattamente in questo ordine. Esistono in commercio varie tipologie di taglio del diamante: rotondo brillante, ovale, marquise, a goccia, a cuore o fantasia. Il taglio generalmente associato all’anello solitario è quello detto “a brillante” (per esser più precisi: rotondo a brillante), che per le sue proprietà garantisce la massima espressione della luce e della brillantezza (da questo deriva il suo nome). Il colore del diamante poi dev’esser buono. Esiste infatti una scala di valutazione del colore che va dalla lettera D (il migliore, ossia l’incolore) alla lettera Z (ossia con colorazione molto intensa). Anche in questo caso è bene stare nell’intervallo tra i colori D-E-F-G per avere una gemma che sia davvero “bianca”. E’ poi da prendere in considerazione la purezza (clarity) ossia quanto “pulito” è un diamante al suo interno. Il diamante è un elemento naturale che può presentare internamente delle inclusioni che ostacolano la riflessione della luce. Le gemme con meno imperfezioni interne sono più rare ed hanno un costo maggiore, ma sono visivamente molto più belle e vive. In questo caso consigliamo purezze IF (diamante puro), VVS (Inclusioni molto molto piccole) e VS (Inclusioni piccole), che sono i tre livelli che presentano inclusioni invisibili ad occhio nudo.


anello solitario, laboratorio orafo


La montatura dell’anello solitario

Un altro fattore da tener presente nella scelta dell’anello solitario è la tipologia della montatura e la qualità dell’oro utilizzato per la sua realizzazione. Le montature in commercio sono infinite, da quelle semplici e classiche a quelle con design fantasiosi, incisi e ritorti. La nostra convinzione, dettata da molti anni di esperienza nel campo, è che per un gioiello da indossare ogni giorno sia consigliabile una montatura classica che non stufi nel tempo. Per questo consigliamo un gambo liscio e solido, che dia spazio eventualmente ad una incisione interna per un nome o una data.

Il diamante deve esser saldamente inserito nella montatura dell’anello solitario, ma senza esagerazioni. Bisogna tener presente che una eccessiva “chiusura” della pietra impedirebbe alla luce di riflettere e si avrebbe quindi una gemma spenta e non brillante. Per massimizzare la bellezza del diamante sono sufficienti 4 griff (le “barrette” che fissano la pietra al gambo dell’anello), solide e ben rifinite. Maggiore è il numero delle griff presenti, minore sarà la luce espressa dal diamante.


Parlando poi del costo dell’anello dovrete porre particolare attenzione al titolo dell’oro. In Italia, per esempio, è consuetudine impiegare oro 750/000 (o 18kt): questa dicitura indica la quantità di oro (espressa in millesimi) presente nel metallo utilizzato, ed è visibile attraverso un piccolo marchio posto solitamente all’interno del gambo. Ultimamente si trovano in commercio anche gioielli con titolo più basso, perciò ponete particolare attenzione, soprattutto nel fare raffronti e comparazioni tra prezzi di anelli simili: differenze abissali di prezzo sono spesso motivate da una differente qualità. Per un anello che simboleggia un legame, e che deve esser indossato ogni giorno, tenetevi sul classico titolo italiano che è di 750/000 (18kt). Per quanto riguarda il colore dell’oro, la scelta ricade praticamente per la totalità delle vendite sugli anelli solitari in oro bianco. Il colore dell’oro non influenza di molto il prezzo, anche se l’oro bianco costa solitamente leggermente di più.






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